STORIA

Famiglia, cultura e qualità.

Una famiglia piemontese di imprenditori dal 1831.
Prima nel tessile, poi nell’editoria, ora anche nella viticoltura.
Negli anni novanta Silvano ed Elena Boroli sentono la necessità di intraprendere un nuovo progetto, qualcosa che li riavvicini alla natura,
fuori dai ritmi forsennati della vita di oggi.

Per un piemontese la scelta era quasi obbligata: il vino in Langa.
Una passione che si trasforma in lavoro. Cosa di meglio?
Un lavoro difficile, impegnativo, i cui risultati non si ottengono mai per caso, ma proprio per questo di grande soddisfazione. Nel 2000 entra in azienda Achille, il terzo di quattro figli.

DAL 1534 AD OGGI

Una famiglia Piemontese

Le origini della famiglia, però, si perdono nel tempo.
È grazie all’opera di conservazione e catalogazione di Don Carlo Pollina (1744-1799), tutore del piccolo Carlo Antonio Boroli, quadrisnonno di Silvano, se i tanti documenti di famiglia sono arrivati fino ai nostri tempi.
Tra questi, lo stemma araldico ci parla di grandi meriti alle crociate, sottolineati dalla mezzaluna e dalla scimitarra brandita dal leone rampante, simbolo di perspicacia e ardimento. E’ invece il sole raggiante a parlarci dell’abbondanza delle risorse del casato, baciato dalla provvidenza divina.

Silvano sposa Elena Verri nel 1968; hanno 4 figli (Carlo, Guido, Achille e Filippo) che operano in campi diversi, e ora 7 nipoti.
Silvano ha lavorato fino agli anni ’90 nel settore grafico-editoriale, poi ha deciso di cambiare vita, dedicandosi a una passione che ha sempre avuto: la terra, che per un piemontese non può che significare il vino in Langa.

Achille, dopo la laurea in economia aziendale, decide di occuparsi dell’azienda vitivinicola e di enogastronomia.
Dopo il riconoscimento della Stella Michelin alla Locanda del Pilone, con la vendemmia del 2012 cambia radicalmente metodo in vigna e in cantina, mirando alla qualità totale del barolo e dei suoi cru.

La cultura e il vino: tante cose in comune, innanzitutto la qualità.
Qualità totale, costante e senza compromessi.

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