L'identità
di Boroli

La famiglia Boroli dal 1534 a oggi

È grazie all’opera di Don Carlo Pollina (1744-1799), tutore del piccolo Carlo Antonio Boroli, quadrisnonno di Silvano, se i documenti di famiglia sono pervenuti fino a noi.

Sappiamo, infatti, dell’inizio della storia dei Vignolo di Castiglione Falletto nel 1500 con Bartolomeo Vignolo e i suoi due figli, Cristoforo e Giovanni. Proprietari terrieri, contribuirono allo sviluppo della viticoltura nelle Langhe, in particolare nell’area del Barolo e a Brunella.



esperienza
in diversi settori

Un altro documento importante giunto a noi è lo stemma araldico, con mezzaluna, scimitarra e leone rampante, che simboleggia meriti ottenuti durante le crociate, mentre il sole rappresenta l’abbondanza delle risorse del casato.

Silvano sposa Elena Verri nel 1968; dalla loro unione nascono 4 figli (Carlo, Guido, Achille e Filippo) che operano in campi diversi, e 7 nipoti.

Silvano ha lavorato fino agli anni ’90 nel settore grafico-editoriale, poi ha deciso di cambiare vita, dedicandosi a una passione che ha sempre avuto: la terra, che per un piemontese non può che significare il vino in Langa.

Achille Boroli e la Locanda del Pilone

Achille, dopo la laurea in economia aziendale, decide di occuparsi dell’azienda vitivinicola e di enogastronomia.

Dopo il riconoscimento della Stella Michelin alla Locanda del Pilone, con la vendemmia del 2012 cambia radicalmente metodo in vigna e in cantina, mirando alla qualità totale del Barolo e dei suoi cru.

La cultura e il vino: tante cose in comune, innanzitutto la qualità. Qualità totale, costante e senza compromessi.

Filosofia

Il lavoro in vigna è la genesi di vini superiori

Dal terroir alla bottiglia, puntiamo esclusivamente alla massima qualità nella produzione dei nostri unici Baroli.

Le nostre vigne hanno una densità di circa 4500-4800 ceppi per ettaro, e la ricerca della qualità inizia dalle concimazioni, che avvengono ogni tre anni, con materiali organici un filare ogni due.

A seconda delle annate (calde, fredde, piovose, secche) si favorisce sapientemente la competizione tra l’erba che cresce nei filari e la vite: in questo modo l’inerbimento controllato stimola la pianta a sviluppare le radici a una maggiore profondità e quindi ad assimilare il nutrimento migliore.

In fase di potatura, manteniamo un numero limitato di gemme per pianta e riduciamo l’uso di prodotti chimici al minimo necessario.

L’obiettivo principale nel lavoro in vigna è la produzione di uve di alta qualità, con una rigorosa vendemmia verde per concentrare la qualità nei pochi grappoli migliori.

Le nostre viti di Nebbiolo da Barolo sviluppano una generosa parete fogliare che le protegge dalle condizioni climatiche estreme. Inoltre, effettuiamo una selezione accurata durante l’invaiatura e nel mese di luglio, due mesi prima della vendemmia, per garantire una maturazione uniforme.

La nostra produzione media è di 40-45 quintali per ettaro per i Cru e 55 quintali per il Barolo classico, ben al di sotto della resa massima prevista di 80 quintali/ettaro dal disciplinare di produzione del Barolo.