Le Vigne
Brunella
Credit Alessandro Masnaghetti Editore – Enoge
Formazione geologica
Le marne di Sant’Agata fossili hanno origine da una lunga decantazione, come testimonia la presenza importante di limo ed argilla che essendo particelle leggere hanno bisogno di acque poco mosse per depositarsi.
La tipologia ‘sabbiosa‘ si concentra soprattutto nella parte centro meridionale della denominazione, formando spesso una sorta di cuscinetto o di transizione tra le Marne di Sant’Agata fossili tipiche e le arenarie di Diano, in particolare dal crinale che unisce Castiglione Falletto a Monforte d’Alba.
Sono caratterizzate da lingue di sabbia intercalate a strati marnosi.
Le vigne del cru Brunella sono monopolio di Boroli.
Esposizione
L’esposizione del territorio del cru Brunella è completa, con parcelle esposte a Sud, Est ed Ovest; il terreno è argilloso calcareo, con una profondità sulla marna di 1/2 metri. Il portainnesto è Kober/S04, con una densità di viti di 4000-4500/ha e con un’età che varia dai 6 ai 40 anni.
Tessitura suolo
-
SABBIA
32,5% -
LIMO
46,1% -
ARGILLA
21,4%
il cru brunella
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POSIZIONE NELLA REGIONE DEL BAROLO
Comune di Castiglione Falletto -
ALTITUDINE
280 - 320 mt -
ETÀ MEDIA DELLE VITI
35 anni
CEREQUIO
Credit Alessandro Masnaghetti Editore – Enoge
Formazione geologica
Il vigneto Cerequio è un luogo straordinario nella ‘Riviera delle Langhe‘ con un microclima favorevole e terreno sabbioso-argilloso.
Qui si produce il Barolo Cerequio, noto per la sua costanza e potenziale di invecchiamento grazie a una spalla acida e struttura vibrante.
Le pratiche agricole sostenibili, inclusi il sovescio e le concimazioni naturali, mirano a ottenere uve di alta qualità.
Il terreno inoltre contiene marne di Sant’Agata in cui il limo e l’argilla si alternano con sottili strati sedimentari facilmente scomponibili in lamine.
Esposizione
Il vigneto del Barolo Cerequio si trova nel comune di Barolo ed è posizionto a Est-Sud/Est, godendo di un’abbondante esposizione solare. Il terreno è argilloso-calcareo con venature di sabbia e marne di Sant’Agata, con una profondità di 1/1,5 metri sulla roccia sottostante.
La densità di piantagione è di 4300/ha, con portainnesti Kober/SO4 e viti di circa 30 anni di età.
Tessitura suolo
-
SABBIA
25% -
LIMO
50% -
ARGILLA
25%
il cru cerequio
-
POSIZIONE NELLA REGIONE DEL BAROLO
Comune Barolo -
ALTITUDINE
350 mt -
ETÀ MEDIA DELLE VITI
25 anni
VILLERO
Credit Alessandro Masnaghetti Editore – Enoge
Formazione geologica
Il vitigno Barolo Villero ha origini in una complessa formazione geologica del Piemonte, specificamente a Castiglione Falletto.
Questa zona geografica rappresenta un punto di incontro tra terreni diversi, con composizione di mara di Sant’Agata, sabbia, osa, argilla e calcare.
Il suolo è caratterizzato da strati alternati di limo e contiene residui vegetali, conchiglie e fossili. Questa unica combinazione geologica conferisce al Barolo Villero la sua struttura robusta, tannini ben integrati e complessità minerale e aromatica distintiva, creando l’ambiente ideale per la coltivazione del vitigno Nebbiolo.
Esposizione
I vigneti del Barolo Villero sono esposti a Sud-Ovest per una maturazione ottimale delle uve. Il terreno calcareo-argilloso con marne a una profondità di un metro fornisce alle radici delle viti nutrimento e stabilità.
Il portinnesto Kober è stato scelto per ottimizzare la crescita delle viti che hanno una media di 35 anni di età, e la densità di piantagione è di 4500/ha.
Tessitura suolo
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SABBIA
15% -
LIMO
60% -
ARGILLA
25%
il cru VILLERO
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POSIZIONE NELLA REGIONE DEL BAROLO
Comune di Castiglione Falletto -
ALTITUDINE
280 mt -
ETÀ MEDIA DELLE VITI
35/40 anni