La cantina Boroli incarna il territorio di Langa con passione e dedizione. I vigneti di Nebbiolo, di proprietà dell’azienda, sono situati in due comuni tipici: Castiglione Falletto (Cascina La Brunella) e Barolo (Borgata Cerequio). Tutti i processi di produzione e di affinamento del Barolo sono concentrati nelle cantine di vinificazione e invecchiamento a Cascina la Brunella, nel Comune di Castiglione Falletto. È questo il motivo per cui abbiamo scelto, con questo articolo, di immergerci nella storia, le caratteristiche e il territorio in cui prende forma il vino Barolo di Castiglione Falletto.
La storia del Barolo di Castiglione Falletto
Quando pensiamo al vino, pensiamo alla tradizione, al territorio, alla ricerca e alla dedizione dei vignaioli. Produrre vino significa raccontare una storia. Ogni bottiglia rivendica la sua identità fatta di gusti e sapori; ma la bontà di un vino non è sufficiente in mancanza di una narrazione, di un immaginario preciso fatto di retaggi culturali, luoghi, cantine e persone. Il Barolo di Castiglione Falletto una storia ce l’ha. L’idea di produrre un Barolo del terroir di Castiglione Falletto nasce a seguito di un lavoro di studio sui vigneti, svolto nel corso degli anni dall’Azienda Boroli. Mediante la zonazione delle vigne e l’osservazione critica degli appezzamenti, sono state individuate determinate parcelle di terra che per fattori ambientali e colturali meglio si adattavano a esprimere le peculiari caratteristiche del terroir e alla produzione del Barolo di Castiglione Falletto. Alla base di questo vino c’è un desiderio: quello di trasmettere il carattere unico del territorio rendendolo riconoscibile a tutti gli amanti del Barolo. Ma c’è di più. A seguito di diverse ricerche nell’archivio storico del paese, la famiglia Boroli ha rinvenuto un documento che testimonia l’esistenza della Collina Brunella fin dal 1624. O meglio, racconta del legame tra i vigneti della Brunella e gli abitanti di Castiglione Falletto. Il vino prodotto dalla Cascina La Brunella veniva venduto alla gente del posto. Una tradizione, questa, che perdura da oltre 400 anni e che oggi viene portata avanti dalla famiglia Boroli.