Cosa fare prima della vendemmia
Il momento migliore per vendemmiare è quando l’uva raggiunge il grado di maturazione ideale. Se fino a un secolo fa non esisteva un approccio scientifico per determinarlo, oggi l’enologo ha a disposizione diversi strumenti. Ecco dunque cosa fare prima della vendemmia: misurare e analizzare i parametri per stabilire il grado di maturazione dell’uva. Tre sono i principali, di seguito analizzati.
Vista la delicatezza di quest’ultimo parametro, è importante sapere cos’è il grado zuccherino: la qualità del vino che corrisponde alla percentuale di zucchero nel mosto, misurato solitamente in chilogrammi di zucchero per quintale di mosto. Ecco come si misura il grado zuccherino del vino: gli strumenti più comuni sono i rifrattometri, che misurano la variazione dell’angolo di rifrazione del mosto, e i mostimetri, che ne misurano la densità. Il grado Babo è una delle unità di misura di riferimento per determinare il grado zuccherino; si basa sulla misurazione della densità e cresce all’aumentare degli zuccheri disciolti. I gradi Babo sono inseriti in una scala di valori da 0 a 34.
Il momento migliore per raccogliere l’uva, in ultima analisi, si verifica quando c’è coincidenza tra maturazione fenolica, aromatica e tecnologica. È facile capire a questo punto che l’attimo perfetto è difficile da stabilire: si tratta di un delicato gioco di equilibri, un punto mediano tra questi tre fattori, che tiene conto del tipo di vino che desideriamo produrre, oltre all’occhio e all’intuito dell’enologo.
Quanti tipi di vendemmia esistono?
Una volta determinato il momento più congeniale per vendemmiare, è ora di passare all’atto pratico. Se vi state chiedendo quanti tipi di vendemmia esistono, possiamo dire che la raccolta dell’uva avviene tipicamente secondo due modalità: la raccolta manuale e la raccolta meccanica:
- La raccolta manuale è la tecnica della tradizione e quella che consente un maggior controllo sulla produzione e sulla qualità dell’uva; gli operatori selezionano direttamente i grappoli e li adagiano nelle ceste di raccolta per essere poi trasferiti in cantina e iniziare la vinificazione. Alcune varietà esigono la raccolta manuale.
- La raccolta meccanica si avvale di appositi attrezzi, macchine vendemmiatrici che scuotono le viti e raccolgono l’uva; si tratta di una tecnica più rapida ma allo stesso tempo meno selettiva.
In casa Boroli la raccolta dell’uva avviene esclusivamente a mano, seguendo la tradizione, il rigore e il contatto diretto tra uomo e vite. Una qualità che diventa dedizione nel gesto atavico della raccolta, un momento di festa e di celebrazione dell’eccellenza.