Nell’articolo sulla vinificazione, abbiamo trattato il tema dell’affinamento del vino rosso, che inizia in botte, per poi terminare in bottiglia. Se ti stai chiedendo, quante tipologie di botte ci sono, qual è la differenza tra barrique, tonneaux e botte oppure quanto vino contengono, continua a leggere e risponderemo a tutte le tue curiosità! Le botti di vino, infatti, non sono solo recipienti per la conservazione, ma veri e propri “strumenti” che influenzano la maturazione del vino, conferendo caratteristiche distintive alla struttura, al gusto e all’olfatto.
Quanti tipi di botte ci sono?
Ci sono diversi tipi di botte: la prima grande categorizzazione riguarda il materiale. Nel più vasto dei casi, il materiale utilizzato per le botti è il legno, che a sua volta può essere di Rovere (il più utilizzato), Castagno, Ciliegio, Acacia, Noce, Betulla, e che solitamente proviene da Francia, Slovenia o America. In origine, però, le botti erano in cemento per preservare le caratteristiche dell’uva; attualmente, alcune cantine adottano le botti in cemento per l’affinamento di alcuni vini.
Successivamente, le botti si distinguono per la grandezza: ci sono le botti piccole, ovvero, barrique e pièces e tonneaux, e le botti grandi.
Infine, si differenziano anche per la tostatura – pratica che consiste nell’infuocare l’interno del contenitore – che può essere più o meno duratura e intensa.