Quando si pensa al vino, uno degli aspetti che spesso cattura l’attenzione è la varietà di forme delle bottiglie. Ogni bottiglia racconta una storia diversa, legata alla tradizione, alla regione di produzione e al tipo di vino che contiene. La forma della bottiglia di vino non è solo una questione estetica, ma ha una funzione pratica e storica che si è evoluta nel corso dei secoli. In questo articolo esploreremo le principali forme delle bottiglie di vino, scoprendo curiosità e peculiarità di ciascuna.
Forme diverse, storie diverse
Bottiglia Albeisa: specialità piemontese
La bottiglia Albeisa è tipica della zona delle Langhe, in Piemonte. Nata nel 1700, è stata riscoperta negli anni ’70 per valorizzare i vini del territorio, come il Barolo e il Barbaresco. Caratterizzata da una forma robusta e arrotondata, questa bottiglia riflette la tradizione vinicola piemontese.
Bottiglia Bordolese
La bottiglia bordolese è una delle più riconoscibili e utilizzate al mondo. Originaria della regione di Bordeaux, in Francia, ha una forma cilindrica con spalle alte e definite. Questo design è perfetto per vini rossi strutturati come Cabernet Sauvignon e Merlot, che beneficiano di un’ottima conservazione e invecchiamento.
Bottiglia Champagnotta
Utilizzata principalmente per lo Champagne e gli spumanti, la bottiglia champagnotta è progettata per resistere alla pressione interna generata dal processo di fermentazione secondaria. Ha un collo lungo, spalle inclinate e un fondo spesso e concavo, detto “punt“, che garantisce una maggiore resistenza.
Bottiglia Renana o Alsaziana
La bottiglia renana, o alsaziana, è snella e allungata, con un collo lungo e stretto. È tradizionalmente usata per i vini bianchi aromatici della Valle del Reno e dell’Alsazia, come il Riesling e il Gewürztraminer. La sua forma elegante riflette la delicatezza e la finezza dei vini che contiene.