Barolo 2019

Diversamente dall’annata scorsa, che è stata particolarmente precoce, il Barolo 2019 sarà ricordato per aver seguito un percorso più tradizionale.
L’inizio della stagione agricola è stato lento a causa dell’inverno protrattosi fino a febbraio, causando un ritardo nella primavera con piogge e basse temperature che sono durate fino a metà marzo. Il clima instabile, caratterizzato da temperature medie moderate, ha continuato per tutto il mese di maggio.
La parte più calda dell’estate è stata registrata tra l’ultima settimana di giugno e la prima di luglio, seguita da giorni con temperature più miti alternate a piogge. Alla fine di luglio, si è verificata la seconda ondata di calore dell’estate, terminata con eventi temporaleschi, anche se intensi ma non dannosi per le viti. Il resto della stagione estiva è stato caratterizzato da un clima mite con piogge sporadiche e regolari, che hanno richiesto una costante attenzione da parte dei viticoltori per la gestione del vigneto.

La vendemmia del Nebbiolo è stata effettuata nella seconda metà di ottobre, e i suoi parametri analitici sono risultati “classici”, con un buon contenuto di zuccheri e un eccellente profilo polifenolico, suggerendo il potenziale per vini strutturati con notevoli capacità di invecchiamento.